lunedì 15 ottobre 2012

Il bicchiere fiammingo

Nello sfogliare il Dossier dedicato al fiammingo Vermeer di ARTEDOSSIER di questo mese, ho potuto riscontrare un curioso amore per il bicchiere da parte del pittore nordico.
Il bicchiere parrebbe al turista che lo scorge a malapena dall'impasto di colori ad olio un semplice oggetto della scena, un vezzo della passione tutta fiamminga per nature morte e riflessi vitrei, ma non è così.
Partiamo da "Giovane donna assopita" del 1657, ora conservato al Metropolitan Museum of New York: una giovane donna dalla veste elegante è il soggetto del quadro, ella si è assoluta sesta ad un tavolo, ricoperto da un bel tappeto sui cui giace un'immancabile natura morta con frutta di stagione (autunno, per essere precisi), una brocca e un bicchiere di vino, mezzo bevuto o mezzo riempito?

Jan Vermeer, "Giovane donna assopita", 1657, Metropolitan Museum of New York

 Il soggetto della serva pigra è ricorrente nell'Olanda puritana, ma nel dipinto di Vermeer le vesti pregiate della ragazza e gli orecchini di perla, tanto amati dal fiammingo, suscitano il dubbio ch'ella possa non esser una serva, lasciando dunque ambiguità sul soggetto dell'opera: è il bicchiere la causa del sonno della giovane? Solo il bicchiere sa la risposta.
Ma il bicchiere è anche seduzione, come nella "donna con bicchiere di vino", dove dinnanzi alla solita finestra una fanciulla sorride furbetta all'osservatore, mentre con la mano destra riceve un bicchier di vino da un suo spasimante. Il bicchiere è il ponte fra la giovane e il corteggiatore, che con il suo sguardo ammiccante sembra voler esprimere soddisfazione per le avances andate a buon fine. Sorte inversa invece per il giovane nell'angolo della stanza, presumibilmente abbattuto da un rifiuto.

Jan Vermeer, "Donna con bicchiere di vino", 1659, Herzog Anton Ulrich Museum


Con un bicchiere di vino sembra invece isolarsi dal suo interlocutore la ragazza soggetto de "il bicchiere di vino"; il ritirarsi nell'atto del bere isola la ragazza in maniera simile alla "ragazza col bicchiere in mano", presente ne "la colazione dei canottieri" di Renoir, ragazza, opera e pittore tanto citati ne "il favoloso mondo di Amelie".

Vermeer

Renoir

I bicchieri abbondano anche ne "la mezzana", sempre di Vermeer. Una giovane prostituta dall'immancabile veste gialla viene distratta dal suo grande bicchiere di vino da un avventore, il quale poggia la mano sinistra sul suo seno, mentre con la destra porge alla ragazza una moneta: l'interesse passa dunque dal bicchiere "isolante" alla moneta accondiscente, presumibilmente siglando l'accettazione del cliente.
Il bicchiere nella mano del personaggio sulla sinistra, probabile autoritratto dell'artista, sembra invece essere il motivo del suo allegro sorriso.

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